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La Facilitazione
In senso lato, la facilitazione riguarda tutti quegli interventi sul piano metodologico che un gruppo attua quando si riunisce. Da tale prospettiva la F. risulta sempre presente nella dinamica di un incontro, quindi non ha molto senso porsi la domanda se sia o meno il caso di facilitare le proprie riunioni, semmai la questione sta nel decidere se farlo in modo esplicito e formale, cioè con la F. propriamente intesa, oppure lasciarlo implicito.
Quando si esercitano funzioni metodologiche senza un passaggio decisionale che porti ad un accordo esplicito su chi fa cosa, abbiamo forme implicite di F. Quando invece il gruppo individua una serie di funzioni e si accorda su chi se ne occupa, abbiamo la F. formale. Quest’ultima, che è ciò che comunemente s’intende quando si parla di F., può essere svolta da membri interni o esterni al gruppo: nel primo caso abbiamo la F. interna, nel secondo quella esterna – che di norma è quella richiesta a facilitatori professionisti.
In una F. efficace, i modi della discussione sono fondati sull'ascolto reciproco e sulla possibilità per tutti i presenti di poter esprimere opinioni e vissuti in un clima di rispetto e apertura, e vengono quindi sostenuti atteggiamenti orientati all’esplorazione dei punti di vista, all’inclusione delle differenze, all’esercizio della creatività, alla ricerca di soluzioni e accordi condivisi. La gestione costruttiva dei conflitti è parte integrante di questo processo.
Un gruppo che condivide questi valori tende naturalmente alla F. interna; tuttavia nessuno è perfetto, e modi e atteggiamenti di tutt’altro genere si producono inevitabilmente, specialmente quando i temi in discussione diventano caldi. La F. interna ha in questo dei limiti intrinseci: coloro che facilitano il processo decisionale (che quindi devono essere molto attenti al piano metodologico, potendo influenzarne fortemente le scelte), sono anche portatori di interessi sul piano dei contenuti rispetto a ciò che verrà deciso, e tenere separate le due cose può andare al di sopra delle loro forze e delle loro buone intenzioni. Perciò l’esperienza insegna che laddove vi sono risorse disponibili – la F. esterna generalmente costa – un gruppo può notevolmente crescere in efficacia e benessere quando in certi casi affida la F. ad un esterno competente, che può essere pienamente attento al processo in quanto non personalmente toccato dal particolare contenuto delle decisioni.
In quest’ambito si offrono percorsi formativi, consulenza e supervisione.